Salvatore Pantalena, poeta siciliano nato ad Agrigento il 20 maggio 1993, si distingue per la sua poetica naif ermetica, caratterizzata da una profonda introspezione e da un’attenta descrizione del tessuto sociale aragonese.

Fin dalla giovane età, coltiva una forte passione per la scrittura, che si concretizza nella pubblicazione della sua prima raccolta di poesie, “Tutto il mio io…”, nel 2012. La sua opera matura negli anni successivi, arricchendosi di riferimenti simbolici e alchemici, come testimoniato da “Sonnambulo” (2016), nato da una proficua collaborazione artistica con Stefano Lattuca, Peppe Meli e Nino Seviroli.
Oltre all’attività poetica, Pantalena si dedica con impegno al volontariato sociale, promuovendo l’integrazione e la coesione attraverso progetti come “Fratello a fratello”. Il suo impegno gli vale il Premio della Critica al Festival di Sanremo con la poesia “Anima”, contenuta nella raccolta “Codice a barre” (2018).
Tra i riconoscimenti più prestigiosi ottenuti, figurano il terzo posto al Premio Barone di Favara e il decimo posto al Premio Dantebus. La sua instancabile produzione letteraria conta oltre 3000 poesie, raccolte in diverse pubblicazioni, tra cui “(A)mare arriva” e “Silenzio”, una biografia introspettiva.
Recentemente, ha ampliato i suoi orizzonti artistici con un progetto musicale disponibile su Spotify. Attualmente, è impegnato nella realizzazione della biblioteca sociale Avsa, un centro culturale volto alla promozione del dialogo e alla crescita sociale della comunità aragonese.
Salvatore Pantalena rappresenta una figura di spicco nel panorama letterario siciliano, capace di coniugare la profondità della riflessione con la forza espressiva della parola poetica. La sua inesauribile creatività e il suo impegno sociale lo rendono un punto di riferimento per le nuove generazioni.
Salvatore Pantalena un poeta fatto in casa
