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Contro le truffe agli anziani l’Arma arruola un testimonial speciale: Lino Banfi

Le truffe agli anziani: un fenomeno sempre più diffuso e attuale che prende di mira le persone fragili, lasciando in loro dei segni indelebili. Per rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale, l’Arma ha avviato una campagna di comunicazione avvalendosi anche di un testimonial speciale: Lino Banfi. Leggete i nostri consigli su www.carabinieri.it e parlatene con i vostri cari più vulnerabili. Aprite bene gli occhi, come dice Lino, e in caso di necessità chiamate il numero unico per le emergenze 1-1-2. #Carabinieri #PossiamoAiutarvi #ArmaControLeTruffe

Difendersi dalle truffe: i consigli dei Carabinieri

Descrizione: dalla finta perdita di gas al pagamento di cauzioni inesistenti. Sono tante le strategie dei truffatori per carpire la fiducia degli anziani. Segui i consigli dei Carabinieri

Consigli dei Carabinieri contro la truffa del finto Avvocato o Agente

Una truffa collaudata. Con una telefonata mettono in allarme le vittime designate, raccontando di un incidente capitato a un congiunto e, per dirimere le controversie giudiziarie legate all’incidente, chiedono un immediato esborso di denaro. Le richieste sono sempre consistenti, tre o quattro mila euro, chiesti ai malcapitati, che in genere sono sempre anziani. I carabinieri mettono in guardia dai ripetuti tentativi di truffa ad anziani. Diversi quelli sventati negli ultimi mesi dall’Arma dei carabinieri. Sono innumerevoli le strategie messe a punto dai delinquenti e i carabinieri invitano a denunciare i truffatori e mettono in guardia per non finire nella trappola. Tra i vari consigli che vengono dati agli anziani nelle strutture e nei centri anziani dai carabinieri che tentano di avvisare più persone possibile, c’è quello di non fidarsi di certe telefonate. La truffa prende il via con la telefonata da parte di un uomo, che si qualifica come avvocato, o come appartenente alle forze dell’ordine, e che riferisce che il figlio del malcapitato anziano, contattato al telefono, è stato protagonista di un incidente di cui è responsabile. Il sedicente avvocato, o agente, spiega all’anziano che per non incorrere in guai più seri è opportuno pagare immediatamente una somma cospicua di denaro. Ma è una truffa. La cifra, spiega il sedicente avvocato, deve essere consegnata a un agente (‘falso’) che arriva poco dopo a casa del malcapitato anziano. Un altro tipo di truffa che si sta verificando negli ultimi mesi è quella denominata ‘Spoofing’, che significa ‘attacco informatico’. E’ un modo con cui il malvivente nasconde la propria identità per risultare affidabile alla vittima. L’esempio classico è quello della telefonata da parte di un malvivente. Con telefonate da numeri affidabili e ‘clonati’ (ad esempio dal numero della banca in cui il truffato ha il conto) vengono richiesti prelievi di denaro o spostamento di liquidità in un altro conto corrente ai malcapitati. In un caso recente, andato purtroppo a buon fine, un risparmiatore anziano, convinto che si trattasse di una comunicazione della banca, ha cliccato su un link indicato dal truffatore inserendo alcuni codici che hanno permesso ai malviventi di prelevare a sua insaputa 1.500 euro dal suo conto corrente. La raccomandazione è sempre quella di chiamare il 112 e di farlo con un telefono diverso da quello in cui si è stati contattati, se possibile.

La violenza domestica: tipologie, segnali e conseguenze

Con il termine violenza domestica ci si riferisce a comportamenti abusivi (fisici, psicologici o sessuali) che si verificano all’interno di un contesto familiare o domestico. Tale problematica riguarda sia partner intimi che membri della famiglia e può assumere varie forme, compromettendo la sicurezza e il benessere delle vittime.

A oggi, la diffusione delle violenze domestiche rappresenta un serio problema globale. Trattare la violenza domestica risulta dunque cruciale al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, migliorare le leggi di protezione delle vittime e fornire risorse adeguate alla prevenzione e al sostegno. 

L’importanza di affrontare questo tema risiede nel creare consapevolezzapromuovere la prevenzione attraverso l’educazione e garantire un ambiente sicuro e solidale per coloro che ne sono vittime. Solo attraverso un impegno collettivo si può sperare di ridurre l’incidenza di questo grave problema sociale.

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